Padre Paul Check, Direttore internazionale dell'Apostolato Courage, commenta la "Relatio" del Sinodo. P. Check si chiede: “Siamo davvero convinti che una vita casta sia parte integrante della Buona Novella di Gesù Cristo, a prescindere da quale sia il nostro stato di vita?"
di Joan Desmond Martedì, 14 ottobre 2014 National Catholic Register
La Relatio sulla prima parte dei lavori del Sinodo straordinario per la Famiglia ha provocato una violenta reazione e alcuni padri sinodali hanno già criticato il documento, pur rilevando che non è definitivo. L’attenzione si è concentrata sul paragrafo relativo all’accoglienza della Chiesa per le persone con attrazione per lo stesso sesso:
50. Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando* il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?
Padre Paul Check, direttore dell’apostolato internazionale Courage, che aiuta i cattolici con attrazione per lo stesso sesso a vivere in accordo con la dottrina cattolica sulla castità, ha espresso preoccupazione per questa affermazione. Durante un'intervista concessaci oggi, ha detto che i membri di Courage sono preoccupati e confusi per i messaggi provenienti dal Sinodo:
Sono molto preoccupato per le persone che sono parte dell’Apostolato Courage. Credono che quanto la Chiesa insegna sull'omosessualità sia vero. Si sforzano, con la grazia di Dio, di vivere questi insegnamenti, mentre altre voci - compresi i propri familiari - gli suggeriscono di fare altrimenti e trovarsi un partner.
Ascoltano questo modo di esprimersi con sgomento, preoccupazione e sofferenza. Contano sulla voce della Chiesa per mantenersi forti ed essere rassicurarti di aver fatto le scelte giuste. La Chiesa dà loro la forza di perseverare.
Penso anche ai genitori che costituiscono EnCourage e al loro sforzo per credere che ciò che la Chiesa insegna è vero, quando ci sono molte altre voci in politica e nei tribunali che vogliono normalizzare le unioni omosessuali.
Padre Check apprezza il desiderio dei padri sinodali di accogliere i cattolici con attrazione per lo stesso sesso. Tuttavia, egli ha osservato, come Gesù abbia definito il modo d’incontrare le persone ai margini senza dare l’impressione d’ignorare la realtà dell’attaccamento al peccato.
Nostro Signore ha parlato chiaramente, ha parlato con una profonda intuizione della condizione umana: della debolezza a cui siamo soggetti, così come della nobiltà. L’una non esclude l’altra. Non vi è un alternativa tra una dottrina sterile ed insegnamenti severi da una parte ed un abbraccio amorevole per le persone per come si concepiscono e per come vogliono essere e vivere dall’altra.
Nostro Signore disse: "La verità vi farà liberi” “Per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità". Egli è il logos e l'agape. Non c'è conflitto in Cristo tra verità e carità.
C'è una perdita di fiducia che la verità rivelata, comprensibile e conoscibile dalla ragione umana, possa essere vissuta e possa condurre alla piena realizzazione di sé.
Quando ho letto la dichiarazione, una cosa che mi è venuta in mente è di chiedere: “Siamo davvero convinti che una vita casta sia parte integrante della Buona Novella di Gesù Cristo, a prescindere da quale sia il nostro stato di vita?"
Noi non facciamo giustizia a qualcuno permettendogli di rimanere in uno stile di vita peccaminoso. Ma l'invito alla conversione non ignora le circostanze in cui qualcuno si trovi a vivere.
Guardate l'esempio di Gesù in Giovanni 4, quando si rivolge alla donna al pozzo. Nostro Signore la coinvolge in una conversazione e costruisce una relazione con lei. Lui la rassicura facendole capire che lei è importante per Lui come persona. Cristo invita sempre le persone individualmente a venire e vivere la pienezza della fede nella verità.
Ho chiesto a padre Check cosa speri che possano fare ora i padri sinodali per fare chiarezza.
Penso che sarebbe meraviglioso se la Santa Sede confermasse che l'insegnamento della Chiesa in materia di castità è certo e sempre lo sarà perché è fondato sull’immutabile natura umana, a sua volta creata ad immagine e somiglianza dell’immutabile essenza divina. L’antropologia cristiana non può cambiare perché Dio non può cambiare.
L’inclinazione omosessuale non è qualcosa che può essere accolta per se stessa poiché, come la Chiesa ha detto, è un’inclinazione, più o meno forte, verso un'attività gravemente contraria alla castità. Logicamente, non ha senso lodarla o suggerire che l'inclinazione in sé e per sé sia buona. Non è logico dire che l'inclinazione verso un peccato grave sia buona.
Padre Check ha invitato i padri sinodali a guardare un film diffuso recentemente da Courage che mostra le storie, profondamente coinvolgenti, di tre cattolici alle prese con l’attrazione per lo stesso sesso alla luce della dottrina cattolica sulla castità.
Quando mi preparavo a prendere il posto di padre Harvey, che fino a quel momento aveva diretto Courage, lui mi disse che i nostri membri sono i nostri migliori ambasciatori. Essi ci mostrano che è possibile ed è bene accogliere l'insegnamento della Chiesa.
Questo non vuol dire che non appena diventano membri di Courage vincano le loro pulsioni. Ma trovano grande consolazione, forza e conforto nella verità.
*[tradotto nella prima versione in lingua inglese con "valuing" che significa apprezzare in senso positivo]
*[tradotto nella prima versione in lingua inglese con "valuing" che significa apprezzare in senso positivo]
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