venerdì 12 settembre 2014

DODICI TRADIZIONI (dei gruppi di autoaiuto)

La comprensione di queste tradizioni arriva gradatamente dopo un certo periodo di tempo, raccogliendo informazioni, parlando con gli altri membri e visitando altri gruppi. Di solito, non prima di essere coinvolti nel servizio, qualcuno potrebbe farci notare che "il recupero personale dipende dall'unità della Fratellanza", e l'unità dipende da quanto più riusciamo a seguire le nostre tradizioni. Le Dodici Tradizioni della Fratellanza non sono negoziabili. Esse sono le linee guida che mantengono viva e libera la nostra Fratellanza.

Seguendo queste linee guida nei rapporti con gli altri e con la società, evitiamo molti problemi. Il che non significa che le tradizioni risolvano tutto. Dobbiamo ugualmente affrontare le difficoltà man mano che insorgono: problemi di comunicazione, divergenze di opinioni, conflitti interni, e complicazioni con persone e gruppi esterni alla Fratellanza. In ogni caso, quando mettiamo in pratica questi principi evitiamo alcune possibili trappole.

Numerosi problemi sono simili a quelli che dovettero affrontare i nostri predecessori. Come la loro esperienza, conquistata a fatica, diede vita alle tradizioni, così la nostra esperienza ha dimostrato che questi principi restano oggi altrettanto validi di quando le tradizioni vennero formulate. Queste ci proteggono da forze interne ed esterne che potrebbero distruggere la Fratellanza. Sono davvero i legami che ci tengono uniti. E solo comprendendole e applicandole esse funzionano*. 

Le dodici tradizioni costituiscono dei principi di autogoverno, tale strumento è stato definito - riadattandolo alle nostre specifiche esigenze - sul modello pionieristico di tutti i gruppi di autoaiuto: Alcolisti Anonimi.

1. Il nostro comune benessere dovrebbe venire in primo luogo; il recupero personale dipende dall’unità della Fratellanza
2. Per il fine del nostro gruppo non esiste che una sola autorità ultima: un Dio d’amore, comunque Egli possa manifestarsi nella coscienza del nostro gruppo. I nostri leader non sono altro che dei servitori di fiducia; essi non governano.
3. L’unico requisito per essere membri della Fratellanza è desiderare di vivere una vita casta secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica sull'omosessualità.
4. Ogni gruppo dovrebbe essere autonomo, tranne che per le questioni riguardanti altri gruppi oppure la Fratellanza nel suo insieme.
5. Ogni gruppo non ha che un solo scopo primario: portare il messaggio alla Persona con il nostro problema specifico che soffre ancora.
6. Un gruppo dell Fratellanza non dovrebbe mai avallare, finanziare o prestare il nome della Fratellanza ad alcuna istituzione similare od organizzazione esterna, per evitare che problemi di denaro, di proprietà e di prestigio possano distrarci dal nostro scopo primario.
7. Ogni gruppo della Fratellanza dovrebbe mantenersi completamente da solo, rifiutando contributi esterni.
8. La Fratellanza dovrebbe rimanere per sempre non professionale ma i nostri centri di servizio potranno assumere degli impiegati appositi.
9. La Fratellanza come tale non dovrebbe mai essere organizzata, ma noi possiamo costituire dei consigli di servizio o comitati, direttamente responsabili verso coloro che essi servono.
10. La Fratellanza non ha opinioni su questioni esterne; di conseguenza il nome della Fratellanza non dovrebbe mai essere coinvolto in pubbliche controversie .
11. La politica delle nostre relazioni pubbliche è basata sull’attrazione piuttosto che sulla propaganda; noi abbiamo bisogno di conservare sempre l’anonimato personale a livello di stampa, radio e filmati.
12. L’anonimato è la base spirituale di tutte le nostre Tradizioni, che sempre ci ricorda di porre i principi al di sopra delle personalità.

*[libero adattamento dal preambolo di NA - Narcotici Anonimi]

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