lunedì 13 aprile 2015

LA SALUTE, L'AMICO, LA SAPIENZA (Agostino d'Ippona)


"In questo mondo solo due cose sono necessarie: la salute e l'amico; queste le cose di grande importanza, quelle che non dobbiamo disprezzare. La salute e l'amico sono beni propri della natura umana. Dio ha creato l'uomo per l'esistenza e la vita: ecco la salute; ma, perché non fosse solo, ecco l'esigenza dell'amicizia. L'amicizia, quindi, ha il suo principio nel coniuge e nei figli e si apre agli altri uomini. Ma considerando che noi abbiamo avuto soltanto un padre ed una madre, chi sarà l'altro uomo? Ogni uomo è prossimo ad ogni uomo. Rivolgiti alla natura. È uno sconosciuto? è un uomo. È un avversario? è un uomo. È un nemico? è un uomo. È un amico? resti amico. È un avversario? diventi amico.
Come la sapienza divenne prossima a noi. Ogni uomo prossimo ad ogni uomo.
A questi due beni necessari in questo mondo, la salute e l'amico, viene ad accompagnarsi la straniera Sapienza.

Trova che tutti sono stolti, immersi nell'errore, attaccatissimi alle cose superflue, amanti dei beni temporali, ignari dei beni eterni. Questa Sapienza non entrò in amicizia con gli stolti. Perciò, non essendo amica degli stolti, anzi ben lontana da loro, prese su di sé il nostro prossimo e si fece prossima a noi. Questo è il mistero di Cristo. Che più dell'insipienza è a distanza dalla Sapienza? Che più dell'uomo tanto prossimo all'uomo? Che cosa - io ripeto - più dell'insipienza è all'estremo opposto della Sapienza? La Sapienza, dunque, prese su di sé l'uomo e si fece prossima all'uomo secondo ciò per cui l'uomo le era prossimo. [...] Abbiamo ora presenti tre cose: la salute, l'amico, la sapienza".


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