domenica 13 gennaio 2013

La castità è la fioritura dell'uomo (di H.D. Thoreau)

H.D. Thoreau: Walden, XI

La castità è la fioritura dell'uomo; e ciò che si chiama Genio, Eroismo, Santità e simili, sono solo i vari frutti che vengono come conseguenza di essa.

L'uomo fluisce subito a Dio quando il canale della purezza è aperto. Alternativamente, la nostra purezza c'ispira e la nostra impurità ci abbatte. Benedetto colui che è certo che l'animale che sta nel suo cuore sta morendo giorno per giorno, e che l'essere divino è in lui affermato.
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Tutte le forme di sensualità si riducono essenzialmente a una sola, sebbene essa prenda forme diverse. Tutta la purezza, è una sola. E' sempre lo stesso, sia che un uomo mangi, beva, fornichi, o dorma sensualmente. Questi sono tutti momenti di un solo appetito, e abbiamo solo da vedere qualcuno che compia una qualsiasi di queste cose, per conoscerne la grande sensualità.
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Se volete essere casti, dovete essere temperati. Cos'è la castità? Come farà, un uomo, a sapere se è casto? Non lo saprà. Abbiamo sentito parlare di questa virtù, ma non sappiamo cosa essa sia. Parliamo conformemente a ciò che abbiamo visto. Dallo sforzo vengono purezza e saggezza, l'ignoranza e la sensualità provengono dall'accidia. Nello studente, la sensualità è un ozioso abito mentale. Una persona impura è universalmente indolente - qualcuno seduto presso una stufa, prostrato dal sole che scintilla su di lui, che si riposa senza essere stanco. Se volete evitare la sozzura di tutti i peccati, lavorate sinceramente, sia pure a pulire una stalla. La natura è difficile da vincere, pure deve essere sottomessa. A cosa serve essere cristiani se non si è più puri dei pagani? se non rinneghiamo noi stessi, e non siamo più religiosi?
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Io esito a dire queste cose, ma non a causa dell'argomento - non mi importa quanto oscene siano le mie parole - ma perché non posso parlare di esse senza tradire una mia impurità. Noi parliamo di una forma di sensualità liberamente e senza vergogna, e taciamo di un'altra. Siamo tanto degradati che non possiamo parlare delle necessarie funzioni della natura umana.
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Ogni uomo è il costruttore di un tempio, chiamato il suo corpo, sacro al dio che egli onora, secondo uno stile puramente suo proprio, né egli può tralasciarlo martellando invece il marmo. Siamo tutti scultori e pittori, e il nostro materiale è la nostra stessa carne, il nostro sangue, le nostre ossa. Ogni nobiltà comincia subito a raffinare l'aspetto dell'uomo, ogni bassezza e sensualità cominciano subito ad abbrutirlo.

H.D. Thoreau: Walden, XI

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