bisogno di toccare ed essere toccati |
In genere le persone - non solo quelle con ASS - hanno un'idea decisamente negativa della castità. Ai più, sembra una virtù severa che condanna, tra le altre cose, ogni tipo di contatto fisico. La vera castità invece consiste nel modo corretto di esprimere il nostro affetto. Vivere in castità vuol dire “sapere armonizzare affetti e piaceri sessuali nella persona, svolgendo una sapiente ed amorevole opera di dominio dei desideri e degli impulsi sessuali, col bisogno di toccare ed essere toccati” (May, William E. 1976. The Nature and Meaning of Chastity. Chicago: Franciscan Herald Press Synthesis Series. 36).
Essendo creature fatte in un certo modo, abbiamo spesso bisogno di esprimere le emozioni con parole o gesti. Di qui l'importanza del contatto fisico. Alcuni tipi di contatto sono, per natura, riservati alle persone sposate, altri invece sono accettabili e appropriati per esprimere forme di affetto e amicizia, il che vale sia per i soggetti con tendenze omosessuali che per gli eterosessuali.
Si menziona sempre il matrimonio e i suoi contatti fisici. Per molti, si tratta della forma di amicizia umana più intima. Ma esistono amicizie estremamente ricche e profonde fra soggetti non sposati, nonché fra sposati e amici che non siano loro coniugi. Sono forme di amicizia solide, sane, caste e decisamente auspicabili. Amicizie di questo tipo rappresentano la forma di sostegno migliore per le persone in via di maturazione, in quanto trasmettono affetto e un senso di autostima. Sono possibili per ogni individuo, a prescindere da quale sia l'attrazione sessuale predominante. L’esigenza di buone amicizie è soprattutto vera per i soggetti con ASS: spesso, infatti, molte delle loro sofferenze e difficoltà derivano dalla mancanza di amici stabili.
p. John F. Harvey, OSFS Attrazione per lo stesso
sesso: magistero cattolico e pratica pastorale
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